Mario Ragona | Formazione e Consulenza in Pasticceria

Prezzi alle stelle in pasticceria: cause, conseguenze e strategie per affrontarli

Pubblicato il 28 Luglio 2025 in News
Pasticceria Internazionale n.365 immagini 0 1 scaled

Il 2024 ha segnato un nuovo picco nei costi delle materie prime e dell’energia, mettendo in difficoltà molte pasticcerie artigianali italiane. Dalla farina al burro, passando per cacao, frutta secca e caffè, i rincari stanno erodendo i margini e obbligando i professionisti del settore a ripensare la produzione e la gestione economica.

Le materie prime più colpite dai rincari

Diversi ingredienti fondamentali per la pasticceria sono aumentati in modo significativo:

  • Cacao e derivati: il burro di cacao è quasi raddoppiato rispetto al 2023, con il cacao al +68%.
  • Frutta secca: le mandorle hanno superato i 13-14€/kg, con aumenti fino al 30% in alcune zone.
  • Burro: +48% rispetto all’anno precedente.
  • Uova: +25%, complice anche l’influenza aviaria.
  • Caffè: +43% negli ultimi 3 anni.

L’aumento è dovuto a fattori climatici, geopolitici e a speculazioni finanziarie, oltre che al costo crescente dell’energia.

Il peso dell’energia elettrica

Anche i costi energetici rappresentano un ostacolo per le imprese artigiane. Il PUN dell’energia elettrica (prezzo unico nazionale) ha raggiunto circa 160€/MWh, rispetto ai 108€/MWh dell’anno precedente. Questo incide soprattutto su chi usa forni, abbattitori e celle frigorifere in modo continuativo.


Strategie per gestire i rincari nella tua pasticceria

Per non farsi travolgere dall’aumento dei costi, diversi professionisti del settore – tra cui Mario Ragona, Leonardo Di Carlo e Nicola Giotti – suggeriscono una serie di strategie mirate per ottimizzare la gestione e preservare la redditività.

Migliorare l’efficienza

Pianificare con precisione la produzione, ridurre gli sprechi, ottimizzare acquisti e stoccaggi, valutare l’uso di prodotti meno energivori.

Innovare l’offerta

Proporre prodotti creativi come monoporzioni “gourmet” o nuovi formati per giustificare fasce di prezzo più alte (es. cubi al posto dei classici dolci).

Accorciare la filiera

Collaborare con fornitori locali per ridurre costi logistici e garantire maggiore stabilità nei prezzi delle materie prime.

Comunicare in modo trasparente

Spiegare al cliente i motivi degli aumenti per mantenere la fiducia nel brand. I social sono uno strumento efficace per questo.

Seguire i trend

Ampliare l’offerta con dolci senza glutine, proteici o per intolleranti può aiutare ad aumentare il margine medio per prodotto.

Puntare sulla qualità

I clienti sono sempre più attenti e disposti a spendere di più per un prodotto ben fatto. La qualità giustifica il prezzo.

Riscoprire la tradizione

Riprendere ricette semplici della memoria consente di ridurre la complessità produttiva e allo stesso tempo valorizzare il gusto autentico.

Creare esperienze

Offrire un’esperienza completa (es. ambiente curato, degustazioni, eventi) aumenta la percezione del valore e la fidelizzazione.

Formazione continua

Investire nella crescita del team migliora efficienza e qualità, e rende l’impresa più resiliente.


Conclusioni: adattarsi e semplificare

Come sottolineato da Leonardo Di Carlo, la chiave per superare questa fase critica è semplificare e adattarsi. Razionalizzare processi e risorse, usare strumenti compostabili, rivedere i metodi di produzione e ridurre gli sprechi sono solo alcune delle azioni possibili per affrontare la crisi con consapevolezza e visione.